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Chiesa di S. Eusanio


Di origine incerta che un tempo sorgeva sul Colle Lucito circondata da circa 9 tomoli di terra (circa 2 ettari e mezzo) ricca di querce e ulivi. Questa descrizione non corrisponde all'attuale posizione della chiesa. CiΓ² dimostra che nel corso del secolo XVIII fu abbandonata la cappella di Colle Lucito e costruita l'attuale chiesa del Colle del Varco. La cappella venne dissestata dal terremoto del 1805. Fu il vescovo Gennaro Saladino a restaurarla.
I motivi che spinsero i Pignatelli a cambiare il sito della cappella sono diversi: probabilmente per dare maggior facoltΓ  di adempiere il precetto festivo ai numerosi viaggiatori che transitavano sulla strada consolare ,oppure per creare al Colle del Varco un  piccolo santuario in cui numerosi fedeli si recavano, e si recano tuttora, a venerare il Santo almeno nella festa titolare dell'8 e 9 luglio. Ai motivi religiosi si aggiunsero altri interessi, per cui la festa del Santo divenne anche giorno di fiera.
Intorno al 1867-1868, alcuni soldati piemontesi occuparano la chiesa e ne fecero il loro quartiere per controllare i briganti e seguendo anche alcune riparazioni. Durante le guerre la chiesa subì notevoli danni e solamente nell'ultimo dopoguerra iniziarono i lavori affidati a Pasquale Guglielmi di Monteroduni e finalmente nel 1960 la chiesetta ripresse a funzionare. Inizialmente solo in occasione della festa titolare annuale dell'8 e 9 luglio vi si celebravano i sacri riti, successivamente, per l'incremento della popolazione dell'agro di Monteroduni, funzionò come chiesa succursale dell'arcipretura ogni domenica. La campana venne dagli U.S.A. come dono dell'emigrato Domenico Cristinzio, che la prelevò dalla demolita chiesetta di S. Rocco.
Chiesa di San Eusanio
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